5 mosse da mantenere per un biondo perfetto
L’inizio della bella stagione porta con sé la voglia di schiarirsi i capelli, purtroppo però l’effetto paglia è sempre dietro l’angolo. E siccome da queste parti amiamo i bionde Hair, ho pensato che sarebbe stato utile indicati le 5 mosse per mantenere il tuo biondo perfetto.
Se invece sei mora e disinteressata all’argomento biondo potrai sempre mettere in pratica qualche consiglio sciampistico, qui ne trovi ben 13.
Tornando alla bionditudine, se sei schiarita da poco e vuoi mantenere in buono stato il tuo biondo, devi assolutamente ricordati di andare per step (senza dimenticarti dell’amica costanza!) cominciamo subito con le 5 mosse per mantenere il tuo biondo perfetto, pronti?
Un biondo che si rispetti deve assolutissimamente apparire non danneggiato, morbido e lucente, altrimenti sarà meglio abbandonare la barca e visto che siamo qua per prendercene cura al meglio direi che è il caso di ricordarsi prima di tutto che la gestualità con la quale andremo a trattare la nostra chioma, sarà determinante per il risultato finale, indispensabile quando si parla di hairtherapy.
Ma anche i prodotti sono importanti, questi, non devono mai essere sottovalutati, né scelti casualmente, ma soprattutto dovranno seguire una specifica ritualità.
Ricorda, i capelli trattati diventano più fragili e tenderanno a perdere di lucentezza velocemente.
Direi di iniziare altrimenti qui, ci si dilunga.
1) Primo step essenziale direi il Pre – shampoo. Il capello decolorato necessita di IDRATAZIONE e reintegro di LIPIDI.
E’ importante dunque non sottovalutare questo passaggio soprattutto appena eseguita la schiaritura. Via libera ad esempio agli oli vegetali: olio d’oliva (no sotto i raggi solari), olio di jojoba (dalle caratteristiche molto simili al sebo umano, capace di aumenta la resistenza del capello), belli capelli è quello sciampistico oppure potrai optare per il tradizionale olio di cocco. Questi sono solo alcuni di quelli che si possono utilizzare.
2) Prediligi il lavaggio (shampoo) a testa in giù, dedicando a questo momento del tempo separato dalla doccia. Il vapore che si crea all’interno del box doccia tenderà ad increspare le nostre cuticole che diventeranno sempre più fragili.
3) No agli shampoo antigiallo, il più delle volte sono composti da formule che contengono tensioattivi dall’azione super sgrassante il che li porta ad essere dei fantastici pulitori, ma un po’ troppo poco delicati sulle nostre lunghezze e punte. Insomma il rischio è che si secchino ancor di più.
4) Via libera ai trattamenti alla cheratina vegetale, da usare post shampoo (possibilmente idratante) da capello ancora molto bagnato e da tenere in posa per occlusione (ovvero coprendo completamente il capo e ricreando una sorta di effetto serra). Quello della linea sciampistica si chiama Luce ed è un mix di oli, elementi idratanti e umettanti capaci di legarsi molto bene alla cheratina naturale da cui è composto il nostro capello.
5) Antifrizz a go go, con questo termine intendiamo prodotti anticrespo. In commercio se ne trovano di diversi tipi: con o senza risciacquo, in crema, fluidi o in mousse (i miei preferiti in questa stagione). Tra le varie proposte capillifere due sono le varianti sciampistiche da usare al posto del balsamo subito dopo lo shampoo che ti vorrei presentare quest’oggi:
–Cactus mousee trattamento anticrespo dalla texture in mousse pannnosa e leggera senza risciacquo e
–Marylin mousse trattamento anticrespo e antigialllo senza risciacquo (in questo caso la parte condizionante è stata potenziata con del colore violaceo capace di agire per assorbimento in contrapposizione con il colore giallone che spesso di evince dopo aver eseguito un trattamento decolorante. Questo per dare la possibilità al capello di poter beneficiare non solo di un trattamento anticrespo, ma allo stesso tempo di un totalizzante.
Anche questa volta siamo giunti al termine di questo viaggio capillifero, come sempre rimango a disposizione qualora dovessi avere delle perplessità.
Ricordati di prenderti cura di te,
un abbraccio la tua sciampa del cuore.
